Nel cuore del Parco Alto Garda Bresciano, tra le acque del lago più grande d'Italia e un verdissimo altopiano, Tremosine sul Garda ha tanto da offrire ai suoi visitatori. Del resto qui, tra i monti e il lago, si trovano in tutto 18 frazioni, ognuna con una sua anima ben distinta. A piedi, in bike oppure a cavallo, scoprire le attrazioni di Tremosine sul Garda è sempre un'avventura: ecco quelle che sono, secondo noi, le mete da non perdere nei dintorni, una vacanza sul lago di Garda davvero sorprendente.

Il borgo di Pieve

L'associazione de I Borghi più belli d'Italia ha definito Tremosine come “il paradiso degli strapiombi” al momento dell'inserimento del comune all'interno della propria celebre e invidiata lista. E di certo Pieve, il capoluogo del comune posto a picco sul lago, ben rappresenta questa visione. Arroccato in cima a una falesia di roccia che si innalza sopra all'acqua, invita il visitatore alla scoperta delle sue strette viuzze lastricate e piazzette affascinanti.

La scala tonda

Di certo, parlando delle piazze di Pieve di Tremosine sul Garda, non si può non nominare Piazza Marconi. Qui ci si imbatte infatti in una piazza fiorita sulla quale si affaccia una peculiare scala tonda, non a caso tra gli scorci più amati dell'intero paese, nonché più fotografati. E di certo i suoi scalini non portano a una casa qualsiasi: lì, a cavallo tra Ottocento e Novecento, visse infatti il famoso geologo e ingegnere Arturo Cozzaglio, che proprio per via di quel particolare ingresso dalla piazza venne soprannominato “Arturo de la scala tónda”. Nel corso di questa lista, del resto, avremo modo di tornare nuovamente a nominare Cozzaglio.

La chiesa di san Giovanni Battista

Lasciata alle spalle la scala rotonda di Piazza Marconi, spostandosi verso lo strapiombo che divide il paese dal lago, si scopre la chiesa di San Giovanni Battista. In questa sensazionale posizione panoramica, un tempo, sorgeva un tempo dedicato a una divinità celtica, sostituito poi da una chiesa cristiana nel quarto secolo dopo Cristo, più volte ricostruita nel corso dei secoli. All'interno della chiesa ti aspettano stucchi e dipinti del Seicento e del Settecento, un coro ligneo riccamente intarsiato nonché la macchina dei Sacri Tridui, che risale a metà Ottocento.

I balconi sul Garda

È indubbiamente affascinante guardare l'abitato di Pieve dal lago, con le sue case che, in cima allo strapiombo, si stagliano contro il cielo a oltre 400 metri di quota. Ma è ancora più bello guardare il lago dai tanti balconi del comune di Tremosine, con le loro viste mozzafiato. A Pieve, per esempio, è possibile godere di una vista stupenda in cima al Vicolo della Scaletta, lì dove un balcone fiorito invita a fermarsi e ad abbracciare con lo sguardo il panorama grandioso e senza ostacoli. Un altro famoso punto panoramico di Pieve è quello offerto da Piazza Cozzaglio, con la sua terrazza che sembra fatta apposta per godere dei romantici tramonti sul lago di Garda. Il panorama offerto dalla Terrazza del Brivido merita invece un paragrafo a sé stante.

La Terrazza del Brivido

Per raggiungere la Terrazza del Brivido è necessario spostarsi al di sopra dell'abitato di Pieve. Qui, nei pressi di un bar-ristorante, sorge una terrazza sospesa a 350 metri di altezza, dalla quale ammirare il lago, i monti che lo contornano, le curve della gardesana, l'abitato di Campione e persino il canyon della Val di Brasa. Costruita tra gli anni Cinquanta e gli anni Sessanta, questa terrazza continua a regalare colpi d'occhio irripetibili a chi visita Tremosine.

La Strada della Forra

Dalla Terrazza del Brivido è possibile scorgere anche i tornanti iniziali della Strada della Forra, un percorso mozzafiato che, seguendo la gola scavata nei secoli dal torrente Brasa, collega il lago a Pieve di Tremosine. Tra strapiombi, ponti, gole, tunnel immersi nell'oscurità e piante rampicanti, la strada della Forra è tra le vie più affascinanti mai costruite, tanto da spingere Winston Churchill a etichettarla come l'ottava meraviglia del mondo. Questa strada, che una curva dopo l'altra porta il viaggiatore dai 65 metri di altitudine del lago fino ai 423 metri di Pieve, è stata immaginata, voluta e progettata proprio da Arturo Cozzaglio, per essere inaugurata nel 1913.

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